Data la complessità dell’argomento, affrontare il tema “famiglia” è un grande impegno e ogni descrizione potrebbe apparire sempre troppo riduttiva per ciò che realmente rappresenta; ma proviamo a procedere con una breve definizione e descrivere alcuni aspetti che la caratterizzano.

La famiglia è cambiata nel corso degli anni dato lo stretto legame col contesto geografico e storico in cui essa è inserita, poiché si modifica pari passo con le trasformazioni sociali, culturali ed economiche.
La famiglia è il primo gruppo di cui ogni individuo fa parte fin dalla nascita; è il luogo degli affetti nel quale si apprendono i significati del vivere che orientano le nostre scelte: i nostri pensieri e le nostre azioni; le prime esperienze avvengono al suo interno e il rapporto con i familiari contribuisce a fornire gli strumenti necessari per il proprio inserimento nella società. La famiglia è, infatti, un sistema aperto e dinamico, composto da individui che comunicano con altri individui, ed è in costante relazione con l’ambiente attraverso uno scambio di materiale, energia e di informazioni.

Fino agli anni ’50 ha continuato ad esistere il tipo di famiglia “tradizionale” nella quale il matrimonio era considerato indissolubile, ma, con l’introduzione del divorzio negli anni ’70, si è cominciato ad assistere a un cambiamento legato alla diminuzione dei matrimoni e alla crescita dei divorzi, fattori che hanno contribuito a far nascere nuove forme di famiglia:

– Famiglia nucleare (una unità coniugale);
– Famiglia allargata (più generazioni);
– Famiglia estesa/multipla (più nuclei);
– Famiglia con coniugi senza figli;
– Famiglia di fatto (persone conviventi);
– Famiglia mono-genitoriale;
– Famiglia ricomposta (unione tra persone con matrimoni precedenti);
– Famiglie multietniche (presenti membri di diverse etnie);
– Famiglia solitaria (persona singola);
– Famiglia/living apart together (conviventi non sotto lo stesso domicilio);

E’ essenziale descrivere alcune proprietà:
– la famiglia si comporta come se fosse un corpo unico nel quale le parti risentono di tutto ciò che accade alle altre, perciò il cambiamento di un membro modifica e influenza il comportamento di tutti gli altri membri;
– la comunicazione al suo interno è circolare quindi reciproca, ovvero, ogni comunicazione messa in atto è sia la causa sia l’effetto di altre comunicazioni, dunque determina delle risposte ma è determinata anche da risposte ricevute precedentemente;
– è caratterizzata da una sua specifica modalità per la quale i suoi membri interagiscono tra loro per conservarne l’equilibro e resistere ai cambiamenti disfunzionali, perciò di fronte alle difficoltà la famiglia si attiverà in modo da preservare la sua organizzazione.

Ogni famiglia vive quello che viene chiamato “il ciclo di vita della famiglia” cioè una serie di fasi scandite da eventi specifici:
– l’incontro tra i due membri della coppia;
– la formazione della vita a due;
– la nascita del figlio;
– l’adolescenza del figlio;
– la famiglia con il figlio adulto;
– la coppia in età anziana.
In ogni fase si attivano relazioni diverse, su livelli diversi e con compiti diversi e, la famiglia, deve effettuare delle scelte in base alle richieste della fase che sta attraversando e affrontarle. Ciascun membro ha bisogno di ristrutturarsi per fronteggiare la nuova situazione, che rappresenta una crisi legata ad un cambiamento rispetto alla situazione precedente, quindi tutto l’assetto familiare ha bisogno di modificarsi e riadattarsi.
Si può immaginare la famiglia come una creatura impegnata in una danza nella quale i componenti si allontanano o avvicinano a fasi alterne in funzione di ciò che gli succede e, in queste esperienze sia positive che negative, ognuno ha l’occasione per crescere, evolvere e maturare. A volte, però, nell’affrontare il passaggio da una fase all’altra, può succedere che la famiglia si “blocchi” sia per ciò che ciascuna fase richiede sia per l’accadere di eventi non previsti come una morte, una separazione, un divorzio, un incidente o una malattia, tali per cui possono insorgere difficoltà, conflitti, rotture o lo sviluppo di disturbi psicologici.

Può capitare, quindi, che all’interno di una famiglia, qualcuno sviluppi delle difficoltà o delle problematiche evidenti, ed essendo ciascun individuo, come scritto sopra, inserito all’interno di un sistema di relazioni significative e non isolato, che influenza gli altri e che ne è influenzato, può risultare costruttivo che ognuno si metta in gioco per affrontare il problema emerso, modalità che permette a tutti di cambiare e di evolvere senza colpevolizzare nessuno.

– Andolfi M. et all., La famiglia rigida, ed. Feltrinelli, Roma, 1982.
– Whitaker C.A., Keith D.V., Terapia familiare simbolico esperienziale, Ter. Fam. N11, I.T.F., Roma 1982.
– Watzlawick C.A., Beavin J.H., Jackson D.D., Pragmatica della comunicazione umana, ed. Astrolabio, Roma, 1971.

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